LA CHIESA DI SAN NICOLA

LA CHIESA DI SAN NICOLA

La piccola chiesa di San Nicola era posta lungo la via San Francesco, fuori dall’antico centro storico cittadino.
È presumibile, in base a quanto osservato da Gavini, che la chiesa in sé dovesse essere assai poco significativa e certamente molto dell’interesse artistico per l’edificio era legato ai due splendidi portali di scuola marsicana del secolo XIII. Questi, probabilmente provenienti da un ignoto edificio più antico e di più elevato rango, caratterizzato da una splendida decorazione.
Sembrerebbe dunque che i due bei portali fossero incastonati in un edificio meno degno. Si trattava, a giudicare dalla documentazione fotografica, di mura costruite con pietre calcaree di varie dimensioni, scarsamente legate, in grado di offrire ben poca resistenza ad uno scuotimento sismico come quello del 1915.
Per quanto attiene San Nicola, si apprende che il Soprintendente Antonio Muñoz aveva provveduto allo sgombero delle macerie a ridosso dei resti del portale maggiore. Nel mese di febbraio si procedette all’intero recupero dei portali grazie a operai inviati dalla Soprintendenza. Tutti i pezzi recuperati, furono trasportati “in luogo sicuro”. Gli scarsi resti murari, come prassi dell’epoca per edifici ritenuti di poco valore architettonico e stilistico, vennero abbattuti e della chiesa di San Nicola non è più traccia nel luogo ove sorgeva.
Oggi, dopo un lungo periodo di limitata visibilità, il portale, seppure privo di uno dei preziosi architravi, custodito presso il Museo del Louvre a Parigi, forse a seguito di trafugamenti avvenuti nel corso della seconda guerra mondiale – torna alla superficie in una esposizione permanente, in grado di valorizzare adeguatamente forme e ornamenti e di trasmettere ai visitatori l’importanza che questi resti hanno come testimoni di una parte pregiata dell’Avezzano pre-1915.

12 – Capitello del portale laterale della chiesa di San Nicola

13 – Architrave del portale laterale della chiesa di San Nicola