ISTITUZIONI STATALI E MUNICIPALI

ISTITUZIONI STATALI E MUNICIPALI

Alcune iscrizioni esposte aprono spiragli anche sulla ‘grande storia’. La base di una statua di Silla (n. 34), eretta ad Alba Fucens negli anni della sua dittatura (82-79 a.C.), conferma il legame forte stabilitosi tra la città e il generale vittorioso con lo stanziamento in territorio albense di veterani del suo luogotenente Metello Pio. Più indiretto è invece il rapporto tra la regione del Fucino e lo stato romano che può cogliersi in altre iscrizioni: nella formula onomastica dei personaggi menzionati, ricordano anche la tribù o circoscrizione anagrafica (un tempo anche elettorale) in cui erano iscritti o le principali cariche municipali.


 

34 – Base onoraria in calcare a semplice parallelepipedo, con tracce
di modanatura in alto. (S. Pietro, Alba Fucens)

L(ucio) Cornelio L(ucii) f(ilio) Sul[lae]
Felic[ei] dictato[ri]
publice statuta
«(Questa statua è stata) eretta a spese pubbliche a Lucio Cornelio
Silla il Fortunato, figlio di Lucio (Cornelio), dittatore»

35 – Frammento di lastra di marmo. (S. Pietro – Alba Fucens)

L(ucio) [C]aes[ari, Aug(usti) f(ilio),]
principi iu[ventutis,]
auguri, co(n)[s(uli) des(ignato), pa-]
tr[ono – – – – – – – – – – -]
«A Lucio Cesare, figlio di Augusto, principe della gioventù, augure,
console designato, patrono della città….».

36 – Blocco in calcare originariamente facente parte del fregio di
un epistilio, riusato sulla faccia liscia per un’iscrizione. 362 d.C.
(Alba Fucens)

Cl(audio) Mamertino
et Fl(avio) Nevitta
cons(ulibus) ianuas
fecerunt Ag(ileius?)
Modestus et
Aemilius Leo
p(ecunia) p(ublica)
«Quando erano consoli Claudio Mamertino e Flavio Nevitta (=
362 d.C.), Agileio (?) Modesto ed Emilio Leone fecero costruire le
porte con denaro pubblico».

 


 

37 – Blocco di calcare, probabilmente insegna di bottega, con la
rappresentazione di una porta. Seconda metà del I sec. a.C. (Massa d’Albe)

P(ublius), T(itus), S(extus) Herennieis Sex(ti) f(ilii) Ser(gia tribu)
Supinates ex ingenio suo
epointe
«Publio, Tito e Sesto Erennio, figli di Sesto (Erennio), iscritti alla
tribù Sergia, originari del villaggio Supinate (vicus Supinas), fecero
grazie alla loro abilità»

38 – Ara funeraria in calcare con culmine centinato. II sec. d.C.
(località Cerreto – Avezzano)

D(is) M(anibus) s(acrum).
M(arco) Marcio M(arci) f(ilio) Fab(ia tribu)
Iusto, vet(erano) Divi Had(riani),
equiti c(o)ho(rtis) VII pr(aetoriae),
IIIIvir(o) aed(ili), IIIIvir(o) i(ure) d(icundo),
curatori anno(nae) (iterum)
curatori aquaeductus,
vix(it) a(nnos) LXV,
M(arcus) Marcius Eutyches
et Marcia Restituta
patrono optimo, suis
amantissimo, b(ene) m(erenti)
et sibi suisque posteris
eorum.
Huic monumento
terra cedit
in fr(onte) p(edes) XXXV, in ag(ro) p(edes) LX
«(Questo sepolcro è) consacrato agli dei Mani. A Marco Marcio
Giusto, figlio di Marco, iscritto nella tribù Fabia, veterano del divino
Adriano, cavaliere della settima coorte pretoria, quattuorviro con
competenze edilizie, quattuorviro con competenze giudiziarie,
responsabile degli approvvigionamenti annonari, responsabile
dell’acquedotto, vissuto 65 anni. Per lui, patrono ottimo e pieno
di benevolenza verso i suoi, che ben lo meritava, nonché per se
stessi, i propri familiari e i loro discendenti (posero) Marco Marcio
Eutichete e Marcia Restituta. La terra spetta a questo monumento
sepolcrale per 35 piedi (m 10,34) sul davanti (lungo la strada) e
per 60 piedi (m 17,73) verso l’interno»

39 – Ara funeraria in calcare., sul fianco sinistro gladio con cingulum.
II sec. d.C. (via Valeria – Alba Fucens)

M(arco) Sextul[eio M(arci)? f(ilio)]
Ani(ensi tribu) Aces[ti? b(ene)f(iciario) Val(erii)]
Asiatici [v(iri) c(larissimi), praef(ecti)]
urb(i), vix(it) a(nnos) X[XX- – -]
M(arcus) Sext[uleius M(arci) l(ibertus)?]
[Sat]ur[ninus? b(ene) m(erenti) p(osuit)]
«A Marco Sestuleio Aceste (?), figlio di Marco (?) (Sestuleio),
iscritto nella tribù Aniense, attendente dell’illustrissimo senatore
Valerio Asiatico, prefetto della città (di Roma), vissuto… anni. A
lui che ben lo meritava pose Marco Sestuleio Saturnino (?), liberto
(?) di Marco (Sestuleio)»


 

40 – Tabula in calcare mutila in alto a sinistra. Seconda metà del I
sec. d.C. (chiesa di S. Maria in Colle, tra Torano e S. Anatolia)

D(is) M(anibus).
L(ucio) Callio L(ucii) f(ilio) Cla(udia tribu)
Restituto veterano
Aug(usti)
ex c(o)ho(rte) pri(ma) pr(aetoria),
mag(istro) i(ure) d(icundo), q(uaestori),
Hostilia C(ai) f(ilia)
Procula con(iugi) b(ene) m(erenti)
cum quo vix(it) an(nos) X[- – -]
faciundum curavit
«(Questo sepolcro è) consacrato agli dei Mani. A Lucio Callio
Restituto, figlio di Lucio (Callio), iscritto nella tribù Claudia,
veterano dell’imperatore nella prima coorte pretoria, presidente
con poteri giudiziari e (in precedenza) questore. Per lui, marito
benemerito con cui visse… anni, fece costruire (questa tomba)
Ostilia Procula, figlia di Gaio (Ostilio)»

41 – Cippo in calcare. Seconda metà del I sec. d.C. (Alba Fucens)

D(is) M(anibus) s(acrum).
[-] Titio Felicia-
[n]o, IIIIvir(o) aed(ili), qui
[vi]x(it) ann(os) XXIX, m(enses) [- – -]
[di]es XXII,
[cur]atori anno-
[nae] operum
[publi]c(or)um sic
[uxo]r fe[cit]
[- – – – – – – -]
«(Questo sepolcro è) consacrato agli dei Mani. A Tizio Feliciano,
quattuorviro con competenze edilizie, vissuto 29 anni,… mesi e
22 giorni, responsabile dell’annona e delle opere pubbliche, (lo)
fece costruire sua moglie…»